Il Teatro Massimo “Vincenzo Bellini” di Catania rischia di chiudere i battenti. Sembra assurdo eppure il teatro, inaugurato nel 1890 con la prima della “Norma” scritta dal compositore Vincenzo Bellini (di cui l’edificio porta il nome), è piombato in una profonda crisi economica dalla quale non riesce a venire fuori.
Certo è che l’allarme chiusura non è arrivato dall’oggi al domani, come un fulmine a ciel sereno.
A gennaio scorso la Regione ha presentato un’interrogazione che ha per oggetto la richiesta di chiarimenti in merito al provvedimento che va sotto il nome di “Art bonus”, la misura che dovrebbe favorire il mecenatismo culturale. Alla voce “Sostieni il Bellini”, rintracciabile sul sito internet ufficiale del teatro, si fa esplicito riferimento all’Art Bonus, ma sul sito ministeriale dedicato a questo specifico provvedimento il Teatro catanese non figura come uno degli enti possibili da sostenere. “Un’anomalia non da poco conto”, come l’ha definita l’onorevole Gaetano Galvagno (Fratelli d’Italia), che proprio in questi giorni ha dichiarato di aver sollecitato l’arrivo della risposta a quell’interrogazione. “Comprendo le ragioni della protesta: chiudere i battenti del Teatro Massimo Bellini di Catania rappresenterebbe una grave perdita che all’ARS proveremo a sventare con tutte le nostre forze. Tuttavia la copertura per gli oneri della programmazione– ha chiarito l’onorevole- non possono essere ricercati solo nelle casse della Regione”.
Tornando ancora al recente passato, risale al maggio scorso la notizia di un forte movimento di protesta organizzato dal personale del teatro, che ha visto i lavoratori precari asserragliarsi sul tetto del Teatro Sangiorgi per protestare contro mancati rinnovi dei contratti e i mancati pagamenti degli stipendi. A denunciare questo status di cose era stato Luca Sammartino, il Presidente della Commissione Lavoro, Formazione e Cultura dell’Ars: “Il Teatro Bellini rischia la chiusura a causa dei tagli del Governo Musumeci. Sono mesi che denuncio questa situazione e sono stato accusato dalla maggioranza di fare allarmismo. Intanto i lavoratori protestano nell’indifferenza del Governo (…)”.
Lo scorso 17 ottobre 2019, davanti al Teatro Sangiorgi, i lavoratori hanno organizzato un flash mob per sensibilizzare i cittadini sulla grave perdita culturale che Catania- e l’Italia tutta- rischia di subire. La situazione di crisi del Teatro Massimo Vincenzo Bellini è arrivata a suscitare interesse e clamore a livello nazionale, tanto che la deputata grillina Simona Suriano ha manifestato l’intenzione di coinvolgere- tramite un’interrogazione parlamentare- il Ministro Mibact Dario Franceschini allo scopo di risolvere la situazione. La deputata, come riportato da “La Sicilia”, ha parlato di “mortificazione dei simboli della cultura cittadina” e di “scandalo”.
Teatro Massimo Vincenzo Bellini a rischio chiusura, il taglio di 3 milioni di euro di fondi nel 2017
Questo quanto accaduto da gennaio a oggi. Volendo andare ancora più a ritroso, si scopre che i problemi economici si sono acuiti nel 2017, con il taglio di fondi– da parte della Regione Sicilia- per un valore di 3 milioni di euro. Soldi che sarebbero dovuti serviti a finanziare la stagione teatrale di quell’anno, e la cui mancanza mette ogni anno a duro rischio la sopravvivenza del Teatro e dei posti di lavoro a esso connessi. Come evidenziava già due anni fa Cosimo Fichera (Presidente Provinciale Ugl Spettacolo) i tagli di fondi operati dalla Regione ammontano, considerando l’arco di tempo che va dal 2008 e arriva fino al 2017, a ben 9 milioni di euro.
Su Change.org è possibile firmare la petizione “Uniti per il Teatro Bellini” per cercare di scongiurare la chiusura dell’istituzione teatrale catanese. Qui il link della petizione.
Maria Mento