Etna Comics, il fumetto svela la sua storia e fa “Boom!”: ecco la mostra a Palazzo Valle

“Boom! Dal Fumetto Americano al Neopop” è il titolo della mostra che si pone l’obiettivo di raccontare la storia e l’evoluzione, nel tempo, dei personaggi del fumetto proponendo al pubblico un’esposizione capace di vantare più di 500 opere. La rassegna, organizzata d Sicilia Musei, Italia Museo ed Emergence, è inserita nell’ambito della programmazione dell’Etna Comics e ha aperto i battenti a Palazzo Valle con il vernissage dello scorso lunedì 30 settembre 2019. Maurizio Scudiero, Giuseppe Stagnitta e Giancarlo Carpi, in collaborazione con Marco Grasso, ne sono i curatori. Sarà possibile visitarla fino al prossimo 1° marzo 2020 (Orari di apertura al pubblico: dalle ore 10:00 alle ore 20:00 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10:00 alle ore 22:00 sabato e domenica).

La mostra si articola in nove sezioni principali, che ospitano- oltre a tavole originali- anche cimeli utilizzati sui set cinematografici, esempi di fumetto europeo e giapponese. Si parte dal periodo della Golden Age del fumetto americano e si arriva a toccare il primo decennio del nuovo millennio. Al centro della rassegna l’idea dell’arte del fumetto che è arrivata a gettare le basi per la nascita della cultura pop. Ma esistono anche ulteriori sfumature da considerare, in questo viaggio che tocca diversi livelli della comunicazione. Il fumetto ha una storia che è capace di diventare merce e nutrire, economicamente, svariati tipi di mercato. Come? Attraverso l’evoluzione che hanno subito, nel corso dei decenni, i personaggi che danno vita alle storie di questo magico mondo: li ritroviamo, per esempio, nei videogames o in grandi trasposizioni cinematografiche. “Boom!” fino al prossimo 24 novembre dividerà Palazzo Valle con la mostra dedicata al genio di Leonardo Da Vinci, nell’anno in cui ricorrono i 500 anni dalla sua morte.

Occasione ghiotta, questa, per visitare anche le sale di Palazzo Valle, che si vanta di essere il più bello dei palazzi signorili progettato a Catania da Giovanni Battista Vaccarini. L’architetto palermitano è uno dei personaggi simbolo della ricostruzione della città, devastata dal terribile terremoto del Val di Noto (1693). Incastonato nel tessuto urbano che si snoda tra Via Vittorio Emanuele, Via Lanolina, Via Valle e Via Leopardi, il palazzo vide la sua nascita nella prima metà del ‘700 per volere di Pietro La Valle. La sua costruzione durò circa un secolo e si concluse verso la seconda metà dell’Ottocento. Per le epoche successive, la sua è una storia di parziale degrado: destinato a vari usi e passato di mano in mano, l’edificio ha conosciuto per anni uno stato di abbandono risoltosi soltanto nei primi anni 2000. Acquistato nel 2001 dalla famiglia Asmundo Zappalà di Girisa, tra il 2004 e il 2008 è stato oggetto di diversi interventi di recupero (tra l’altro, finanziati da Finsole e dalla Regione Sicilia) che- di concerto con la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania- gli hanno restituito la sua antica eleganza. Grazie all’impegno profuso, oggi il Palazzo è di nuovo fruibile ed è sede della Fondazione Puglisi Cosentino.

Proprio Palazzo Valle pare sia destinato, nei prossimi tre anni, a diventare uno dei maggiori poli d’attrazione di Catania grazie a un ciclo di mostre che sono in programmazione e che qui si svolgeranno, tramite l’espediente della doppia esposizione.

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