Moni Ovadia contro il Consiglio di Amministrazione dello Stabile di Catania: l’intellettuale farà ricorso per la mancata nomina a Direttore del teatro

A pochi giorni dalla nomina del Direttore dello Stabile di Catania, Moni Ovadia ha deciso di esprimere pubblicamente il suo risentimento nei confronti del Consiglio di Amministrazione, essendo egli stesso uno dei cinquantotto partecipanti al bando e, a detta di molti, il più referenziato.

La direzione è andata invece a Laura Sicignano, regista, drammaturga e già direttrice artistica del Teatro Cargo di Genova Voltri.

Come Mentelocale ha riportato nella sua intervista, Moni Ovadia, che vanta una lunga carriera come poeta, attore, regista, drammaturgo, musicista e direttore dei teatri di Marsala e Caltanissetta, ha reso nota la seria intenzione di fare ricorso, difendendo energicamente una candidatura ricca di progetti per il futuro. La sua prima intenzione era quella di lanciare il giovane e brillante attore Mario Incudine, che gestisce un teatro a Enna, garantendo nondimeno diversi sbocchi per molti giovani artisti siciliani.

La direzione dello Stabile sarebbe stato il mezzo per finalizzare questo progetto culturale, come già fatto a Marsala e Caltanissetta, dove Moni Ovadia ha un incarico a titolo totalmente gratuito. La sua indignazione nasce dall’idea che la nomina di Laura Sicignano sia un’ingiustizia, in quanto l’Amministrazione non avrebbe valutato attentamente le esperienze e le capacità dei singoli candidati, agendo esclusivamente secondo convenienze politiche.

Si tratta di accuse molto forti, accompagnate da una lunga critica allo stato in cui versa l’Italia, divorata, sostiene Ovadia, dalla corruzione, in ogni aspetto del sociale.

Sempre nel corso dell’intervista, l’artista precisa di aver recitato in Sicilia per anni, in dialetto, prima di maturare l’idea di costruire una compagnia di lavoro con giovani siciliani, attraverso un sodalizio con Incudine. Nei suoi pensieri per il futuro dello Stabile, anche delle collaborazioni con numerosi artisti internazionali.

I toni duri utilizzati da Moni Ovadia sono stati stemperati in una replica, nella quale viene chiarito come l’interesse dell’artista non fosse quello di ottenere la Direzione per ragioni economiche o di prestigio, ma esclusivamente per sviluppare dei vivaci progetti artistici. Nessuna precisazione, invece, sull’intenzione di fare ricorso.

 

 

 

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