C’è ancora una settimana di tempo per andare a visitare la mostra fotografica “Something in the street”, organizzata all’interno degli spazi espositivi messi a disposizione dalla galleria VIÙ Arti Visive (Via San Michele 20, Catania). La mostra, inaugurata giorno 31 marzo 2017 con un Vernissage iniziato alle ore 19:00, sarà visitabile dal lunedì al venerdì, ogni mattina dalle ore 10:00 alle ore 13:00 ed ogni pomeriggio dalle ore 16:30 alle ore 19:30. Per domani, sabato 8 aprile, è prevista un’apertura straordinaria dalle ore 19:00 alle ore 22:00. L’esposizione chiuderà i battenti venerdì 14 aprile e si tratta di una collettiva che mette insieme alcune opere fotografiche realizzate da undici fotografi emergenti.
Il senso della mostra trova la sua spiegazione in una celebre frase del fotografo Elliott Erwitt: “Si tratta di trovare qualcosa di interessante in un posto ordinario… ho trovato che ha poco a che fare con le cose che si vedono e tutto ha a che fare con il modo in cui le vedi”. Un esercizio, spesso, messo in atto appositamente dai fotografi professionisti quando si parla di street photography, soprattutto nei confronti dei loro allievi che sono così chiamati ad allenare il loro occhio fotografico (ad esempio durante alcuni tipi di workshops) e ad esprimere la loro visione della realtà tramite una sequenza mirata di scatti, volti a cogliere l’attimo giusto e particolare nell’interazione tra uomo ed ambiente circostante. Del resto Elliott Erwitt, membro della prestigiosissima agenzia Magnum Photos (la stessa agenzia di cui fa parte anche un altro gigante della street photography, e cioè Alex Webb, che proprio la settimana scorsa ha realizzato un workshop incentrato sulla stessa tematica a Roma, con 17 fotografi provenienti da tutte le parti del mondo), è famoso per i suoi scatti in bianco e nero che si ispirano ad uno dei fotografi che davvero ha fatto la storia (anche alludendo al famoso concetto del carpe diem): Henri Cartier-Bresson. La street photography, soprattutto, è forse il genere fotografico che più esprime la bellezza stessa della fotografia, e cioè essere la prova compiuta del fatto che ognuno vede le cose alla propria maniera e che ogni artista nota dei particolari diversi, anche qualora ci si venisse a trovare tutti davanti ad una stessa scena, perfettamente identica.
Gli undici fotografi emergenti che stanno avendo la possibilità di far conoscere il loro sguardo sul mondo attraverso lo strumento fotografico sono Claudia Bousquet, Carolina Costa, Eliane Disint, Tati Dsgn, Deborah Fazio, Alex Foolery, Gaetana Gagliano, Mirko La Rocca, Mauro Leonardi, Dario Lo Presti e Marco Sicuso.
La VIÙ Arti Visive, nei cui locali è ospitata la mostra, è uno spazio di lavoro condiviso, ma anche galleria d’arte contemporanea, centro di cultura visuale ed etichetta di produzione video e fotografica. È stata fondata nel 2013 da Salvatore Zerbo, fotografo e film maker che ha avuto anche la possibilità di studiare a Roma, presso i Cinecittà studios.
Maria Mento