Dopo le ultime settimane di enfasi e il bel gesto della Curva Nord, c’era grande attesa per il ritorno in campo del Catania femminile contro le Aquile Calatine, squadra che all’andata aveva dato non pochi grattacapi alle calciatrici etnee (3-4 il risultato finale). L’ingresso in campo delle ragazze di mister Scuto è stato salutato con entusiasmo dai tifosi che sin dal primo minuto hanno sostenuto la squadra con cori ed incitamenti.
Il primo tempo è iniziato come da copione con le rossazzurre che hanno cercato subito di imporre il proprio gioco, ma senza riuscire ad essere veramente pericolose a causa un ritmo di gioco compassato e della mancanza di lucidità nella rifinitura. La fase di impasse iniziale ha spinto il tecnico rossoazzurro a spronare le ragazze ad una maggiore concentrazione e la risposta sul campo è venuta dalla solita Marem Ndiongue che ha prima servito una compagna in area e poi cercato la soluzione personale in due diverse occasioni. Al 30′ arriva il vantaggio del Catania femminile, Ndiongue prende palla sulla trequarti e lascia partire un sinistro debole ma preciso che s’infila sotto il sette. Il vantaggio libera le ragazze dalle perplessità iniziali che regalano al pubblico lo spettacolo tanto atteso: al 32′ arriva il raddoppio del capitano Calanna ed al 43′ il sigillo del bomber Sapienza che fissa il risultato sul 3-0.
La ripresa conferma la superiorità tecnica e tattica delle etnee, le Aquile Calatine non riescono mai a tenere il controllo del pallone ed è solo questione di tempo prima che il numero 10 del Catania salga in cattedra segnando altri 2 gol (pregevole il gol del 4-0 con un controllo in veronica sopraffino ed un tocco delicato che non lascia scampo al portiere) e firmando anche l’assist del del definitivo 6-0 firmato Suriano. Raggiunto telefonicamente Mister Scuto si è detto soddisfatto per il risultato, ma un po meno per l’atteggiamento iniziale: “Ad inizio gara le ragazze erano distratte dal pubblico ed hanno giocato al di sotto delle loro possibilità, come dimostrato dai 3 gol in dieci minuti che hanno chiuso la partita nel primo tempo”.
La critica del tecnico vuole essere costruttiva, d’altronde le sette vittorie consecutive parlano di un campionato dominato, perché il compito di queste ragazze non si esaurisce con la vittoria del campionato: “Dobbiamo pensare al futuro, se riuscissimo ad arrivare in Serie B dobbiamo pensare a fare un calcio più aggressivo, veloce e cattivo, esattamente ciò che è mancato ieri”. Nonostante i piccoli accorgimenti caratteriali, i motivi per essere soddisfatti non sono pochi e domenica 23 aprile si potrebbe chiudere matematicamente il discorso campionato nella gara di Aci Sant’Antonio, nella speranza che nel frattempo qualche sponsor, trascinato dall’entusiasmo che circonda al momento la squadra, possa investire nel futuro di queste ragazze e di questa società.