La Musica svolge un ruolo fondamentale nella vita di tutti i noi, recenti studi inoltre hanno dimostrato come per i bambini essa rappresenti uno stimolo per il cervello e come contribuisca alla realizzazione delle sue potenzialità cognitive, espressive e comunicative, oltre che ad una formazione più completa della persona, insomma si tratta di una finestra di apprendimento senza eguali.
Per permettere ai bambini di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, nella nostra provincia sono stati istituiti corsi di Music Learning Theory tenuti dalle insegnanti Enrica Duò presso i paesi etnei e Raffaella Szamko a Catania. La Music Learning Theory è stata elaborata dal musicista, ricercatore ed educatore Edwin E. Gordon, il quale, a seguito delle sue ricerche (durate vari decenni), ha potuto verificare come il nostro potenziale di apprendimento musicale sia innato, cioè tutti fin dalla nascita possediamo una potenziale predisposizione verso la musica, e come questo possa essere trasformato in conoscenza reale qualora venga stimolato fin dalla prima infanzia. Affinché ciò si verifichi è necessario aiutare sin da subito il bambino ad avere una relazione con la musica, ma in che modo? Ad esempio nei corsi di Music Learning, l’insegnante guida il bambino con l’esempio, mettendo cioè in atto in prima persona le competenze che si vogliono far assimilare.
Il corso è stato concepito allo scopo di far vivere al bambino un’esperienza che lo porterà ad arricchire, con la musica, il proprio patrimonio espressivo. Ma se l’aspetto dell’apprendimento è quello preponderante, non viene sottovalutato quello relazionale: le lezioni infatti sono strutturate in modo da permettere ai genitori di vivere un bellissimo momento di condivisione emozionale con i figli.
Ai tempi di oggi, ormai tutto viene affidato alla tecnologia: persino i momenti di gioco o di apprendimento dei nostri figli, ai quali vengono forniti sin da piccolissimi strumenti quali tablet, cellulari e simili. Partecipare a tali corsi costituisce quindi una più valida soluzione alternativa al tecnologico.
Claudia Piazza
