“Allattamento è… ovunque lo desideri”, un flash mob per dire basta al “divieto” di allattare in pubblico

Da circa 14 anni a questa parte (era l’anno 2003) in Italia si svolgono delle manifestazioni particolari che coinvolgono gruppi più o meno grandi di persone, con il medesimo intento e senza fini di lucro: agli inizi del fenomeno si trattava di fare in pubblico qualcosa di particolare o di insolito per spezzare la routine della vita quotidiana. A questi incontri collettivi è stato dato il nome di “flash mob e solitamente vengono organizzati tramite adesione ad apposite pagine aperte sui social networks. Col passare del tempo il flash mob ha assunto anche in Italia dei contorni diversi da quelli per cui era stato creato, andando a coinvolgere anche argomenti di protesta, di natura politica e/o commerciale che prima erano esclusi dalle finalità di questi incontri organizzati. Restano famosissimi i vari flash mob organizzati in passato, per esempio, dalle associazioni animaliste, durante i quali i volontari si sono chiusi scenograficamente in delle gabbie o hanno sfilano a Vienna (lo scorso novembre) portando in braccio ben 650 cadaveri di piccoli animali per stigmatizzare tutte le violenze subite dagli animali per mano dell’uomo.

Il flash mob di cui vogliamo parlare oggi riguarda un argomento di protesta che tocca da vicino la donna nella sua condizione di madre, argomento che ultimamente si sta rendendo sempre più attuale e sempre più incipiente da affrontare. Si tratta del flash mobOvunque lo desideri”, organizzato dalle donne per le donne, che avrà luogo oggi in contemporanea nelle maggiori città italiane. Anche la città di Catania vi aderisce, organizzando questo sit-in proprio all’ingresso della centralissima Villa Bellini. Chiunque lo desideri, quindi anche mamme col biberon e uomini, potrà unirsi e partecipare a questo atto di protesta insieme a tutte le altre donne che allatteranno in pubblico i loro figli. Proprio di questo si tratta: sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al diritto che ciascuna donna ha di poter allattare il proprio bambino in pubblico, in qualunque luogo ella si trovi (ufficio, locali pubblici, luoghi all’aperto, et similia), partendo dall’ovvio presupposto,  che si tratti di un atto assolutamente naturale e non di una provocazione di carattere volgare e/o erotico.  Presupposto, quest’ultimo esplicitato, che tanto ovvio non è, visto che in una società tanto moderna come lo si dice della nostra si è arrivati non solo ad additare le donne che allattano in pubblico ma persino ad invitarle ad abbandonare il luogo in cui si trovavano in quel momento.

L’idea della campagna “Ovunque lo desideri” nasce dalla presa visione di due fatti di recente accadimento. Lo scorso gennaio una donna ha denunciato di essere stata allontanata dalla sala d’attesta dell’ufficio postale di Biella proprio perché stava allattando. La denuncia ha riscosso la solidarietà del Ministro Madia che su twitter ha promesso l’emanazione di una direttiva per tutta la Pubblica Amministrazione pro-allattamento. La vicenda ha un altro triste antecedente, risalente a pochi mesi fa. Raffaella Sottile, una delle portavoce della campagna, è stata vittima in prima persona di questo tipo di discriminazione. La scorsa estate si trovava in uno stabilimento balneare ligure quando si è sentita dire dai gestori dello stesso impianto che lei metteva sempre il seno in bella vista. Come a voler dire, in modo tutt’altro che innocente, che la donna aveva scambiato quel luogo di vacanze per una spiaggia nudisti.

Forti anche dell’appoggio ricevuto dalle istituzioni italiane nello specifico e da quelle internazionali in generale (l’Organizzazione Mondiale della Sanità è favorevole all’allattamento dei piccoli fino ai due anni di età: sono stati scientificamente provati dei dati positivi contro l’insorgere del tumore al seno, presente con minore frequenza nelle donne che allattano), le attiviste della campagna chiedono a gran voce che sia ben presto approvata una legge che difenda il diritto all’allattamento in luogo pubblico e che sanzioni tutti quegli esercizi, commerciali e non, che impediscono uno dei gesti più naturali del mondo.

Maria Mento

Please follow and like us:
RSS
Follow by Email
Facebook
Google+
http://etnaeventi.it/2017/02/11/allattamento-e-ovunque-lo-desideri-un-flash-mob-per-dire-basta-al-divieto-di-allattare-in-pubblico/
Twitter

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *